Dopo il rientro a scuola il 5 settembre nella Provincia autonoma di Bolzano, si apre una settimana in cui altri 7 milioni di studenti italiani rimetteranno piede in classe.
Il rientro arriva tra qualche preoccupazioni per una ripresa del Covid con la risalita dei contagi e la nuova variante Eris, su cui il Ministero della Salute esorta ad evitare allarmismi, e le novità sul fronte disciplinare. In particolare le direttive sul bullismo prevedono che il voto assegnato per la condotta faccia riferimento all’intero anno scolastico, dando un peso maggiore a eventuali atti violenti o di aggressione sia nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, sia degli altri studenti.
Per la risalita dei contagi, l’indicazione dei presidi è di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto nei primi giorni di scuola.
Al debutto i 50mila docenti tutor e orientatori che assisteranno gli studenti di 70mila classi dell’ultimo triennio delle scuole superiori. E i supplenti in cattedra sono almeno tre volte tanto, ma qui è scontro sui numeri tra il ministro Valditara che ne stima 130mila e i sindacati che ne contano 200mila.
Stefania Losito