Si chiamava Nikolaus Alexander, il pilota morto carbonizzato nell’incidente avvenuto poco dopo le 13 in una cava tra Aradeo e Seclì, nel Salento. L’ultraleggero si è schiantato, per cause corso accertamento, contro una parete rocciosa della cava dell’azienda Arcuti Salvatore in contrada Temerano, a Seclì. Velivolo pilotato dall’uomo, un 65enne di nazionalità tedesca nato in Germania, ma residente a Supersano. L’ultraleggero era decollato alle ore 12,20 dalla pista di Masseria Macrì. A seguito dell’impatto, il mezzo è esploso prendendo fuoco e il corpo del pilota è rimasto incastrato tra le lamiere carbonizzandosi completamente. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Gallipoli insieme ai colleghi della stazione di Aradeo, ai vigili fuoco di Gallipoli e ai sanitari del 118.
Il velivolo e stato sottoposto a sequestro e la salma restituita ai famigliari.
La vittima è un ex manager tedesco in pensione che da qualche anno si era trasferito in Salento, a Supersano. L’ultraleggero con il quale è precipitato, un aereo Stol, era di sua proprietà. Era un pilota provetto e con molte ore di
volo alle spalle.
Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto l’ultraleggero perdere lentamente quota per poi andare sbattere contro una delle pareti della cava. Questa dinamica avvallerebbe l’ipotesi di un malore del pilota. L’impatto ha innescato un incendio che ha lasciato solo un groviglio di lamiere.
Stefania Losito