Gasolio e sigarette più cari: da oggi un pacchetto di “bionde” costerà in media 20 centesimi in più (da 10 a 30 centesimi, fino a 3 centesimi a sigaretta in più), e 1-2 centesimi in più il gasolio. Prende forma l’atteso riallineamento delle accise promesso dal governo. Opposizioni all’attacco, specie dopo la stangata per le famiglie per il caro-bollette e l’inflazione. “Nel solito modo furbesco il governo, dopo aver negato per settimane di volerlo fare, aumenta le accise sul diesel”, attacca il Pd. Tra carburanti e bollette, Meloni “si ripresenta in veste di ‘miss salasso'”. “Una vera e propria stangata e una nuova tassa per gli italiani”, dice Avs. “Proprio quella Meloni che dall’opposizione chiedeva l’eliminazione delle accise”, puntualizza Iv.
Ma la maggioranza rassicura: nessun aumento, è solo un riallineamento, l’intervento sulle accise dei carburanti era atteso. Il governo l’aveva anticipato nel Piano strutturale di bilancio a settembre, fissando l’obiettivo di un “allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina”. “Non c’è alcun aumento delle accise sui carburanti – spiega il relatore del dlgs Antonio Trevisi (FI) – C’è, invece, un doveroso disallineamento sulla base del principio che chi meno inquina, meno paga”. Il riallineamento, ricorda Giorgio Salvitti di FdI, “risponde ad una precisa esigenza di tutela ambientale”.
Se n’è tornato a parlare nelle ultime settimane, di fronte all’urgenza di trovare risorse per il contratto del trasporto pubblico (Tpl). La commissione Finanze del Senato lo scrive nero su bianco, e la relazione viene allegata al decreto
legislativo sulle accise, con la “condizione” di “definire un tendenziale riavvicinamento, in un congruo arco di tempo e nella misura compresa tra 1 e 2 centesimi di euro, delle aliquote dell’accisa applicate al gasolio e alla benzina in modo da tener conto dell’impatto ambientale ed economico di ciascun prodotto”. Le risorse saranno destinate proprio al Tpl, prosegue l’indicazione vincolante del Senato, precisando che a dare attuazione alle misure sarà, “valutato il contesto di riferimento”, un apposito decreto interministeriale. La stessa indicazione arriva anche dalla commissione Finanze della Camera, che inserisce la misura tra le 13 “osservazioni” che accompagnano il parere favorevole.
Le accise del gasolio e della benzina sono oggi pari rispettivamente a circa 62 e 73 centesimi al litro, e aumenteranno di 1-2 centesimi per le accise del diesel e un calo della stessa misura di quelle sulla benzina. Un aumento della tassazione sul diesel di 1 centesimo di euro, calcola il Codacons, si tradurrebbe in una maggior spesa per complessivi 245 milioni a carico degli automobilisti proprietari di vetture a gasolio; 490 milioni in più se l’incremento fosse di 2 centesimi. Una “stangata”, la definisce il Codacons, su 16,7 milioni auto diesel circolanti in Italia.
E scattano da oggi anche i rincari delle sigarette. Bionde più care per effetto degli aumenti della manovra 2023 rivisti con la manovra 2024. Gli incrementi (i nuovi prezzi sono sul sito dell’Agenzia dei Monopoli e Dogane e su quello della
Federazione tabaccai) variano da 0,10 a 0,30 cent a pacchetto e non riguardano tutte le marche. Più cari anche il tabacco trinciato e i sigari.
Da registrare sul fronte fiscale anche una proposta, contenuta in un emendamento della Lega che sarà esaminata nel dl
Milleproroghe, che punta ad estendere la rottamazione quater. La sanatoria che si fermava alle cartelle del 30 giugno 2020 potrebbe essere portata fino a tutto il 2023.
Stefania Losito