Green Pass falsi acquistati da oltre 120 persone, che non avevano mai ricevuto alcun vaccino né eseguito alcun tampone, aggirando i sistemi di sicurezza informatica delle reti sanitarie di Puglia, Campania, Lazio, Calabria, Lombardia e Veneto. È l’ipotesi alla base delle 40 perquisizioni e dei 67 sequestri preventivi eseguiti in tutta Italia dalla polizia postale su delega della Procura di Napoli. Le certificazioni false individuate sono state già disabilitate con la collaborazione del ministero della Salute. Secondo gli inquirenti, sarebbero state ottenute sfruttando i canali di accesso messi a disposizione delle farmacie per inserire i codici dei tamponi e dei vaccini effettuati e generare i Green Pass. Al momento sono 82 le persone indagate. 15 sono già iscritte nel registro degli indagati in quanto ritenute appartenenti all’associazione criminale che risulta aver assicurato la regia degli accessi abusivi ai sistemi informatici, ma anche 67 loro clienti. Gli utilizzatori delle false certificazioni sono stati finora localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento. Accertamenti sono in corso per definire il numero reale di coloro che nel tempo si sono rivolti all’organizzazione criminale.
Vincenzo Murgolo