L’emergenza Coronavirus ha piegato anche il mercato dei calciatori e il loro valore. Lo conferma lo studio dal titolo “Il valore dei calciatori non è immune alla pandemia”, fornito dalla KPMG, società specializzata in consulenze manageriali e revisione dei conti delle imprese. Messi, Mbappe e Neymar sono stati tutti svalutati. Sotto la lente dell’istituto di ricerca sono finiti giocatori e club della Top Five dei campionati europei. La Serie A avrebbe una perdita del 26,1% in caso di stop definitivo e un meno 17,2% in caso di ripresa e la media del valore di ogni singolo giocatore si abbasserebbe nel primo caso di -3.30 mentre nel secondo di – 2.18.
Ma a subire le perdite maggiori sarebbe La Liga (cioè la lega spagnola) per un totale di -28,7% in caso di stop e -19% in caso di ripartenza, passando dagli oltre 6 miliardi a 4,7 in caso di fermo e a 5,3 in caso di continuazione. La Serie A è al secondo posto con quattro club: Juve, Inter, Napoli e Roma. I bianconeri resterebbero la rosa dal valore più alto ma passerebbero in caso di stop dai 751 milioni di febbraio a 575 milioni (-23,4%), in caso di ripresa a 635 milioni (-15,4%). Nerazzurri che perderebbero il 24% del loro valore in caso di stop e il 14,9 in caso di continuazione passando da 653 milioni a 496 nel primo scenario e a 556 nel secondo. Il Napoli era valutato 591 a febbraio e perderebbe in caso di fermo il 28,7% passando a 421 milioni e in caso di ripresa delle attività a 474 (-19.8%). La Roma passerebbe invece da 452 a 339 milioni (-25%) e in caso di ripresa a 378 milioni ovvero una perdita del 16,4%.
Gli unici giocatori italiani nella classifica delle svalutazioni ci sono Romelu Lukaku e Matthijs De Ligt. Il belga passerebbe dagli 88 milioni di febbraio ai 75 in caso di stop e a 80 in caso di ripresa. Il centrale della Juve da 86 milioni scenderebbe a 72, in caso di stop, e a 80 in caso di un nuovo via.
Stefania Losito