C’è un indagato nell’inchiesta sui suicidio della studentessa francese 21enne Julie, a Lecce per conseguire il Double Degree Erasmus in filosofia. Il nome iscritto nel registro è quello di un 19enne della provincia di Brindisi, con cui la ragazza avrebbe avuto contatti nei giorni precedenti al suicidio, avvenuto tra sabato e domenica, quando è stata trovata dal coinquilino, nella casa che condividevano nel quartiere San Pio, impiccata con un laccio a un’anta dell’armadio. Il fascicolo inizialmente è stato aperto con l’ipotesi di istigazione al suicidio, poi è stata aggiunta anche l’ipotesi di violenza sessuale. Il ragazzo e’ stato rintracciato e ascoltato dagli agenti della squadra mobile di Lecce che indagano sull’accaduto, coordinati dalla procura della Repubblica, e ha raccontato della sera dell’incontro con la donna, che domenica scorsa si è tolta la vita impiccandosi. Ha confermato di aver avuto un rapporto sessuale con Julie, con lei consenziente. La giovane invece aveva chiesto un aiuto medico parlando di violenza ma non aveva sporto denuncia nonostante il certificato medico e il percorso illustratole dai sanitari del pronto soccorso per le vittime di violenza. Non aveva chiamato neppure lo sportello di aiuto psicologico, ma si era confidata con le amiche e aveva lasciato un messaggio di addio ai genitori e al fidanzato spiegando che non sopportava di vivere 2dopo quello che è successo”. Intanto spunterebbe un selfie che il ragazzo si sarebbe scattato da solo davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione della ventunenne, ma che potrebbe non voler dire nulla. L’indagine a suo carico è un atto dovuto, a tutela sua e della verità dei fatti. I genitori della studentessa francese attendono il nulla osta per il rilascio della salma e sono stati accolti dall’Università del Salento e accompagnati in tutte le pratiche da sbrigare. La madre, nelle scorse ore, ha pubblicato un post con una foto di Julie insieme al suo cane, che amava molto e che accompagnava nelle gare di agility. Oggi è prevista l’autopsia e in queste ore gli inquirenti stanno ascoltando conoscenti, testimoni, analizzando cellulari e pc di Julie ma anche del ragazzo indagato. E cercano tracce biologiche nella casa che possano chiarire ulteriori aspetti di una vicenda che Julie, in tutti i casi, non potrà mai più raccontare.
Stefania Losito