I “Grandi” puntano alla vaccinazione di massa mondiale
Sconfiggere la pandemia cercando di vaccinare più persone possibile. E’ questa, in sintesi, la ricetta emersa dal Global Health Summit di Roma. Il premier Mario Draghi, aprendo i lavori, ha detto che “si deve vaccinare il mondo rapidamente, la priorità è vincere la pandemia in vista di quelle future”. “Obiettivo del Summit – ha ricordato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen – è assicurare vaccini a tutti, entro il 2021, 100 milioni di dosi ai Paesi a basso-medio reddito”. L’Italia – ha annunciato Draghi – ha donato 86 milioni di euro a Covax e altri 30 a progetti multilaterali collegati. Ora “intendiamo aumentare in modo significativo questo contributo e incrementarlo di almeno 300 milioni di euro”. Dalla Cina altri 3 miliardi di dollari in aiuti per i prossimi 3 anni nei Paesi in via di sviluppo” ha assicurato in diretta video il presidente Xi Jinping. Il presidente francese Macron ha annunciato 30 milioni al programma Covax. Kristalina Georgieva (FMI) vuole un piano da 50 miliardi di dollari perchè “non ci può essere una fine della crisi economica senza una fine della crisi sanitaria”. In discussione anche una apertura nei confronti delle licenze per la produzione dei vaccini.
La bozza della Dichiarazione di Roma che verrà approvata al Global Health Summit, si compone di cinque pagine e sedici principi destinati a cambiare l’approccio dei grandi del mondo nella lotta alla pandemia. Principi che servono ad “un orientamento volontario nell’azione presente e futura per la saluta globale”. Obiettivi “per migliorare la preparazione nella risposta e nella prevenzione, per una risposta coordinata e resiliente”. L’impegno per “sfruttare le sinergie e mettere a frutto le competenze delle organizzazioni e delle piattaforme pertinenti per facilitare la condivisione dei dati, lo sviluppo
di capacità, gli accordi di licenza e il trasferimento volontario di tecnologia e ‘know-how’ a condizioni concordate”.