Oggi approda in Parlamento la legge di Bilancio, ma almeno su un punto la discussione è ancora aperta: il Superbonus. Nella cabina di regia si parlerà di un possibile decreto legge ad hoc.
La novità sostanziale, rispetto all’anno scorso, potrebbero essere i controlli preventivi da effettuare prima di erogare il credito per i lavori di ristrutturazione. Questo per evitare le truffe che si sono verificate in passato, come denunciato dall’Agenzia delle Entrate. Verranno confermati, invece, lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, lo scorso anno sarebbero state generate operazioni fraudolente per un totale di 800 milioni di euro di crediti inesistenti. In alcuni casi, addirittura, a rimetterci sarebbero state persone inconsapevoli, che si sono ritrovate nel loro cassetto fiscale fatture relative ad opere mai eseguite.
Resta in sospeso anche il punto sulla proroga del Superbonus per le villette soltanto per i nuclei famigliari con reddito Isee inferiore ai 25 mila euro. Da molti partiti è stato giudicato troppo basso, ma secondo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, estendere la proroga a redditi più alti sarebbe troppo oneroso per le casse dello Stato.
“Il Superbonus e gli altri bonus edilizi sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni, quindi nella legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano e debbano essere prorogati – ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco – Dobbiamo ricordare che sono uno strumento molto costoso e non sostenibile alla lunga”.
Secondo i calcoli contenuti nell’ultima relazione tecnica, il Superbonus comporterebbe un costo per le casse dello Stato di 893,7 milioni di euro nel 2021, di 3,1 miliardi nel 2022, di 4,6 nel 2023 fino ad arrivare a un totale di 20 miliardi entro il 2027.
Gianvito Magistà