Un uomo di Cerignola, nel Foggiano, è finito in carcere con le accuse di usura ed estorsione. Avrebbe prestato 40 mila euro a un imprenditore agricolo di Foggia, chiedendo poi la restituzione del denaro con tassi del 180%, per un totale di 140 mila euro.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, l’imprenditore sarebbe stato più volte minacciato di morte. I finanzieri hanno documentato più incontri tra l’indagato e la vittima durante i quali veniva consegnato al presunto usuraio denaro in contanti. A volte le somme venivano anche pagate attraverso ricariche Postepay intestate a terze persone. E in una circostanza l’arrestato avrebbe richiesto l’emissione di un bonifico bancario in favore di una ditta della provincia di Foggia a fronte di false fatturazioni per l’acquisto di materiale elettrico.
La vittima, dopo un iniziale silenzio, avrebbe ammesso di essere caduta nella morsa dello strozzino.
Gianvito Magistà