L’azzurro: “Sarebbe servito un miracolo, mi fermo: niente Coppa Davis”
Carlos Alcaraz batte Lorenzo Musetti conquistando le semifinali alle Atp Finals di Torino e la certezza di chiudere il 2025 da numero 1 del mondo. Alla Inalpi Arena il punteggio finale è stato di 6-4 6-1. Musetti ha provato ad arginare l’avversario, ed è pure partito bene ma poi ha finito il carburante e Carlos ha piazzato l’affondo decisivo, festeggiando la vittoria con l’hashtag #1 sulla telecamera a bordo campo. Il numero 2 Jannik Sinner, invece, sfiderà Ben Shelton, che però è già eliminato, poi in semifinale Alex De Minaur (che ha sconfitto Taylor Fritz).
Per la prima volta anche gli azzurri del doppio saranno in semifinale: Bolelli e Vavassori, pur perdendo al terzo set l’ultima partita contro i detentori del titolo (già eliminati), i tedeschi Tim Puetz e Kevin Krawietz, passano il turno come primi e sabato si giocheranno l’accesso alla finale. Il punteggio finale è stato 7-6 (5), 4-6, 13-11. “Chiunque incontreremo sarà una partita dura”, hanno detto nel post-partita.
Intanto, come Sinner, anche Musetti non andrà in finale di Coppa Davis a Bologna. “Vista la mia condizione fisica e
la mia situazione famigliare (la compagna sta per avere il secondo figlio, ndr), d’accordo con il capitano Filippo Volandri, ho deciso che non parteciperò. Ovviamente c’è molto rammarico e molto dispiacere – ha aggiunto Musetti – per come sono arrivato a questa competizione. Con un approccio migliore, forse avrei provato a giocarla, nonostante l’impegno familiare. Quindi mi dispiace, ma purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”. Riguardo alla sua condizione fisica ha spiegato: “La stanchezza fisica sapevo che era difficile smaltire le battaglie degli ultimi mesi e specialmente delle ultime settimane in un giorno, specialmente perché la partita con De Minaur è stata molto stressante, anche da un lato fisico. Sapevo che oggi avrei dovuto fare un miracolo: nel secondo set sicuramente sono
crollato, quello che mi ha tenuto in gioco nel primo set è il fatto che ho servito molto bene”
Stefania Losito
