Uno scenario apocalittico, da fine del mondo. E’ la testimonianza dei sopravvissuti al devastante terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria, e che ancora fa tremare la terra con almeno altre cento scosse di assestamento. Il suolo dell’Anatolia si è spostato di almeno tre metri. La scossa è stata avvertita fino in Groenlandia, e anche in Libano, in Iraq settentrionale, a Cipro. E’ salito a oltre 5mila morti e 20mila feriti il bilancio, che ancora è provvisorio perché si continua a scavare tra le macerie. ottomila le persone salvate finora. Tra i dispersi potrebbe esserci un italiano: si tratterebbe di un uomo che soggiornava in un hotel andato distrutto. “L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma, erano 61 nell’area piu’ complicata e 168 nell’area piu’ vasta. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non e’ riuscita ad entrare in contatto con lui”. Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I soccorritori stanno lottando al freddo, sotto la pioggia battente e la neve, a volte a mani nude, per salvare ogni possibile vita, come la bambina di sette anni che è emersa dalle rovine di Hatay (sud), al confine con la Siria, dopo oltre 20 ore di terrore, con il pigiama inzuppato di polvere. Il maltempo che incombe sull’Anatolia complica il compito dei soccorritori e rende ancora piu’ amaro il destino dei sopravvissuti, che tremano sotto le tende o attorno a bracieri improvvisati. Intanto sono in arrivo soccorritori da tutto il mondo, atterrati nella notte 100 dalla Russia. Biden chiama Erdogan e assicura ogni aiuto dagli Usa.
E’ sbarcato ad Adana, in Turchia, alle 6 ora italiana, il contingente dei vigili del fuoco inviato in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto di ieri. Trasportato con un aereo C130 dell’Aeronautica Militare, partito nella tarda sera di ieri da Pisa con scalo a Pratica di Mare, è composto da 50 vigili del fuoco dei team Usar di Toscana e Lazio. Personale specializzato per la ricerca di dispersi sotto le macerie, che ha operato nelle analoghe emergenze in Italia e all’estero. Nel gruppo, 11 sanitari e 6 unita’ del Dipartimento della Protezione civile.
Un grande incendio sta divampando da ieri notte nel porto di Iskenderun (Alessandretta), località costiera del sud est della Turchia, e vicina al confine con la Siria, colpita dal terremoto. Lo rendono noto vari media locali secondo cui il fuoco potrebbe avere avuto origine a causa della caduta di alcuni container nel porto provocata dal sisma ma il
motivo dell’incendio non e’ ancora stato ufficialmente determinato.
Stefania Losito