Sono 2.650 i morti causati dal terremoto che ha colpito Turchia e Siria nella notte tra domenica e lunedì. Ma si scava sotto le macerie, dove ci sono ancora migliaia di dispersi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il bilancio definitivo potrebbe essere otto volte più pesante. Secondo l’Istituto di Vulcanologia, l’intensità del sisma, 7.8 nella Turchia dell’est, è 100 volte più potente di quello che ha colpito Amatrice e 30 volte più forte del terremoto dell’Irpinia.
La scossa ha spostato di 3 metri la regione dell’Anatolia, sprigionando un’energia capace di aprire una crepa lunga 150km e paragonabile a 32 bombe sganciate su Hiroshima. Si è già attivata la macchina dei soccorsi. Dall’Italia è partito un volo con a bordo un team di esperti. Israele ha annunciato che aiuterà la Siria, paese con cui è in guerra.
Michele Paldera