Durante la notte, l’orsa JJ4 è stata catturataieri sera alle 23. Per attirarla, è stata utilizzata una trappola a tubo con all’intero della frutta, nella zona del torrente Meledrio. I forestali non voglio rendere nota l’esatta posizione per evitare che in futuro possa registrarsi un fenomeno di “turismo”. Nella notte è stata trasferita nel centro faunistico del Casteller a Trento Sud.
Il 5 aprile scorso l’orsa JJ4 aveva aggredito e ucciso il runner Andrea Papi nei boschi di Caldes, in Val di Sole. Ed era partita la caccia all’animale, fino all’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia Autonoma Fugatti, poi sospesa dal Tar su ricorso della Lav.
“Abbiamo 70 orsi in eccesso, di orsi ne abbiamo, per chi vuole ospitare esemplari, attendiamo proposte”, ha commentato in conferenza stampa stamani, sarcasticamente, Maurizio Fugatti, riferendosi ai volontari della Lega Antivivisezione.
“Lo strumento che abbiamo individuato assieme ai veterinari a supporto è l’eutanasia, un metodo meno cruento rispetto agli spari”, ha affermato da Raffaele De Col, dirigente generale di dipartimento Protezione civile,
foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento, dopo che il presidente Fugatti ha spiegato che, qualora il Tar dovesse dar loro ragione, l’orsa sarà abbattuta.
“Ora per noi il problema non è più Jj4, ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest’orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero”, ha detto il presidente della Provincia di
Trento. “Chi ora si preoccupa delle condizioni di Jj4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus”, ha specificato.
“Oggi è convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dove punteremo attenzione su altri due soggetti
pericolosi: gli orsi Mj5, per cui c’è già un parere favorevole di Ispra all’abbattimento, e M62, per cui chiederemo
l’abbattimento”, ha concluso Fugatti.
Stefania Losito