
Donald Trump minaccia dazi al 50% all’Unione Europea a partire dal primo giugno, chiarendo di non voler concludere alcun accordo commerciale con i 27. Le trattative in corso “non stanno andando da nessuna parte”, ha tuonato il presidente sul suo social Truth, avvertendo: “Non cerco un accordo”.
La decisione spaventa le borse del Vecchio Continente che crollano, perdendo in mezza seduta 183 miliardi di euro. L’Italia, però, incassa la promozione di Moody’s: l’agenzia di rating conferma il suo giudizio ‘Baa3’ ma rivede al rialzo l’outlook da stabile a positivo.
Trump, inveendo contro Bruxelles, ha denunciato ripetutamente l'”inaccettabile” deficit commerciale americano nei confronti dei 27. La lista delle sue lamentele è lunga: “L’Ue è stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in termini commerciali, ed è molto difficile da gestire. Ha forti barriere commerciali, l’iva, sanzioni aziendali ridicole, barriere commerciali non monetarie, manipolazioni monetarie, cause legali ingiuste e ingiustificate
contro le aziende americane”, ha illustrato Trump su Truth motivando la sua decisione di “raccomandare” dazi al 50%” mentre era atteso un nuovo confronto negoziale tra il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, e uno dei due negoziatori americani, Jamieson Greer. Proprio Sefcovic, al termine dei colloqui, ha tuttavia tenuto il punto: “L’Ue è pienamente coinvolta e impegnata a garantire un accordo che vada bene per entrambi. La Commissione Ue è pronta a lavorare in buona fede. Il commercio tra Ue e Usa non ha eguali e deve essere guidato dal rispetto reciproco, non dalle minacce. Siamo pronti a difendere i nostri interessi”.
Il presidente ritiene che le proposte dell’Ue sui dazi “non sono buone e di qualità come quelle presentate da altri” Paesi, dicono dalla Casa Bianca ribadendo come l’Ue ha un “problema di azione collettiva” con i singoli paesi che non sanno cosa l’Ue sta negoziando. La minaccia di Trump – spiegano – è una risposta al ritmo europeo nelle trattative. Dopo aver imposto dazi al 20% contro l’Ue il 2 aprile, Trump ha concesso una pausa di 90 giorni per cercare di raggiungere un accordo. Ora, a metà strada dalla scadenza del 9 luglio, il presidente alza il tiro ed evoca tariffe al 50%, più del doppio rispetto a quelle annunciate il ‘giorno della liberazione’.