La Russia ha “sospeso” la sua partecipazione all’accordo sul grano. Lo ha annunciato il ministero della Difesa, secondo quanto riporta la Tass, dopo gli attacchi di oggi al porto di Sebastopoli in Crimea. “In seguito all’atto terroristico compiuto dal regime di Kiev con la partecipazione di esperti britannici contro navi della flotta del Mar Nero e navi civili impegnate per garantire la sicurezza dei corridoi del grano, la Russia sospende la sua partecipazione all’attuazione dell’accordo sull’esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini”, ha annunciato il ministero della Difesa russo su Telegram.
In mattinata quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, sarebbero esplose nella baia di Sebastopoli. Tra le navi danneggiate ci sarebbe il vettore di missili da crociera Kalibr “Admiral Makarov”. Le navi attaccate dai droni erano impegnate nell’esportazione di grano ucraino. Secondo il governatore filorusso della città di Sebastiopoli, l’attacco con i droni alle strutture della flotta russa del Mar Nero in Crimea, è stato “il più massiccio dall’inizio del conflitto in Ucraina”.
La Russia, inoltre, sottoporrà la questione degli attacchi a Sebastopoli e al gasdotto Nord Stream al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “La parte russa intende attirare l’attenzione della comunità internazionale, anche attraverso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sulla serie di attacchi terroristici perpetrati contro la Russia nel Mar Nero e nel Mar Baltico, anche con il coinvolgimento della Gran Bretagna”, ha affermato la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova su Telegram.
Il governo britannico respinge le accuse dei russi di un coinvolgimento di Londra nell’attacco odierno: “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il Ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica”, afferma il ministero della Difesa di Londra su Twitter, aggiungendo: “Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all’interno del governo russo piuttosto che sull’Occidente”.
Michela Lopez