Ursula Von Der Leyen: “Ricostruiremo l’Ucraina”
La corte suprema della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk ha condannato a morte i “mercenari” britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner, e il marocchino Saaudun Brahim, che combattevano per l’esercito ucraino e che sono stati catturati dai russi all’inizio della guerra in Ucraina. Il tribunale dei separatisti filorussi ha sottolineato che hanno il diritto di chiedere la grazia.
Le famiglie dei due ex militari britannici denunciano il processo di primo grado come uno “show condotto in violazione della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra”. L’ex ministro Tory Robert Jenrick, accusa invece “le autorità russe” di averne strumentalizzato “in modo completamente vergognoso” la cattura e di “oltraggio al diritto internazionale”. Ma spera comunque che “in un prossimo futuro” essi possano essere oggetto di uno scambio di prigionieri.
Intanto in Ucraina proseguono gli scontri: è stato bombardato l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove sono rifugiati circa 800 civili. “Ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo, è un nostro obbligo morale che va messo in atto nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo’, ha detto la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen. L’Onu parla di quasi cinque milioni di rifugiati ucraini in Europa.
Vladimir Putin, intanto, parlando ai giovani imprenditori russi, ha affermato: “La Russia non cadrà nella stessa trappola dell’Urss, la sua economia resterà aperta”. Ha aggiunto poi che la sfida che oggi ha di fronte il Paese è “tornare e rafforzarsi”.
Michela Lopez