Si combatte alle porte di Kiev, con la Russia che bersaglia la capitale dell’Ucraina da più direzioni. Nella notte si sono verificate una serie di esplosioni, in particolare alla periferia della città. Le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto un attacco notturno dei soldati russi contro una delle loro postazioni su Victory Avenue, una delle principali arterie di Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky starebbe guidando la resistenza. “La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio” ha dichiarato il presidente, rifiutando l’offerta americana di evacuare da Kiev.
Ore 18.00: La Russia ha annunciato un’offensiva a tutto campo sull’Ucraina, ordinando al suo esercito di allargare l’attacco “da tutte le direzioni”. Secondo il Pentagono la Russia ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore e chiamato i riservisti. Gli 007 ucraini paventano attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sarebbero state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici.
Ore 17.30: La Germania, secondo la Bild, che cita fonti governative, starebbe per autorizzare la fornitura di armi anticarro all’Ucraina. Fino ad oggi il cancelliere Scholz aveva escluso la consegna di armi letali, per ragioni storiche.
Ore 17.00: Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker dell’organizzazione Anonymous. “Abbiamo mandato offline i siti governativi – si legge in un messaggio – e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin”. Anonymous ha anche aggiunto di star lavorando per “garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino”.
Ore 13.30: La stazione centrale di Kiev è stata presa d’assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale. Lo ha constatato l’inviato dell’ANSA sul posto. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perchè c’è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. Poi si vedrà.
Ore 13.18: La Russia ha chiuso il proprio spazio aereo alle compagnie di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. Lo rende noto l’agenzia dell’aviazione russa, citata dalla Tass.
Ore 12.45: Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti”. In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio. “Tutti i civili che saranno trovati in strada – conclude – saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico”.
Ore 12.00: “Le sanzioni contro la Russia non cambiano nulla: l’operazione a difesa del Donbass sarà eseguita
pienamente”: lo ha detto oggi l’ex presidente ed ex premier russo, Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Paese. L’ex presidente ha anche sottolineato che “la Russia non ha veramente bisogno delle
relazioni diplomatiche con l’Occidente ed è tempo di “chiudere le ambasciate”.
Ore 11.23 : Almeno 100.000 cittadini ucraini sono arrivati in Polonia dall’inizio dell’invasione russa: lo rendono noto fonti ufficiali. Prosegue l’esodo di rifugiati ucraini anche verso la Romania, in particolare al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove nella notte le tv locali parlavano di una coda lunga 15 km. Oggi il ministero degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. Prevista per oggi una nuova ondata di arrivi.
Ore 10.38: Telefonata tra Draghi e Zelensky. “Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue”. Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky. Draghi ha detto che l’Italia “fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi”.
Ore 10.15: “Il bilancio delle vittime finora dell’invasione russa dell’Ucraina è di almeno 198, tra i quali tre bimbi”. Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, Viktor Lyashko.
Ore 09.45: Le forze armate ucraine hanno affermato oggi di aver inflitto “gravi perdite” all’esercito russo. La nota stampa dell’esercito di Kiev precisa che circa 3.500 soldati russi sono stati uccisi e 200 catturati dall’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino. Inoltre, 14 aerei, otto elicotteri, 102 carri armati e 530 altri veicoli militari sono stati distrutti, ha proseguito l’esercito ucraino.
Ore 09.27: Appello del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. In un tweet ha esortato tutti i Paesi a “fermare i criminali di guerra russi”. “Kiev – ha scritto – è sopravvissuta a un’altra notte di attacchi da parte della Russia. Chiedo al mondo di isolare completamente la Russia, espellere gli ambasciatori, imporre un embargo petrolifero, rovinare la sua economia”.
Ore 9.00: Un edificio residenziale a Kiev è stato colpito la scorsa notte da un missile. Il ministero dell’Interno ucraino ha rilasciato le immagini del palazzo squarciato tra il diciottesimo e il ventunesimo piano. È in corso l’evacuazione dell’edificio. Il numero delle vittime è sconosciuto, mentre ci sarebbero dei feriti. Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte. Il Guardian scrive che i vigili del fuoco hanno aiutato alcuni sopravvissuti.
Ore 08.40: Le forze armate russe hanno colpito la notte scorsa “un totale di 821 obiettivi di infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar”, ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.
Ore 8.30: “Una nuova giornata è iniziata sul fronte diplomatico con un colloquio con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti dai nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando”, ha scritto Zelensky in un tweet. Intanto il presidente francese ha affermato: “La guerra in Ucraina durerà ed è quindi meglio che ci prepariamo”. “Sicuramente – ha proseguito- ci saranno conseguenze sulle nostre esportazioni per le grandi filiere, per esempio vino cereali e foraggi”
Ore 8.14: Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: “250 milioni di dollari in assistenza” e “altri 350 milioni di dollari” da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti “per articoli e servizi per la difesa” e “per l’istruzione e l’addestramento militare”.
Ore 8.00: Le Forze russe hanno annunciato oggi di avere abbattuto sette aerei da combattimento ucraini, oltre a otto elicotteri e sette droni e di avere distrutto 87 carri armati e 28 lanciamissili MLRS (Multiple Launch Rocket System).
Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo.
Ore 07.40: Nuova allerta raid aerei a Kiev, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. È l’ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l’alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell’aeroporto di Zhulyany.
Ore 07.25: “Non credete alle fake news, sono ancora qui”: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video su Twitter, respingendo le voci secondo cui era fuggito o aveva ordinato all’Ucraina di arrendersi. Nei 40 secondi di video, Zelensky parla mentre passeggia nel distretto governativo di Kiev, “giurando di continuare a combattere”. Il presidente ha lanciato un appello alla popolazione affinché non deponga le armi ma difenda la capitale.
Ore 07.00: Circa 100.000 ucraini hanno lasciato le loro case e diverse migliaia sono fuggite all’estero per sfuggire all’invasione russa. Lo affermano fonti Onu, su dati al 24 febbraio. Molti cittadini si sono diretti verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. Nei giorni successivi all’invasione sono stati segnalati pesanti ingorghi sulle strade in direzione ovest con migliaia di persone che hanno continuato a lasciare le loro case.
Michela Lopez, Gianvito Magistà