Nuovo record di vaccinazioni raggiunto ieri in Italia. Secondo il commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ieri sono state somministrate oltre 686mila prime dosi. Di queste, 77.500 erano prime, di cui 48mila destinate a bambini e 22.500 a over 50. Secondo il fisico Giorgio Sestili, la curva epidemiologica “sta per superare i 300mila casi”, anche se “sale più lentamente rispetto a due settimane fa”.
Intanto le regioni hanno chiesto al governo di snellire le norme per il trattamento dei pazienti asintomatici. E mentre il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha invocato “test solo per chi sta male”, dalla Regione Lazio è arrivato l’appello a ridurre l’isolamento a cinque giorni, come negli Stati Uniti.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato durante il Question Time alla Camera che “l’obbligo di vaccino sopra i 50 anni ha l’obiettivo di ridurre l’area dei non vaccinati, particolarmente esposti a malattia grave e ospedalizzazione”. “Quel 10% di non vaccinati”, ha sottolineato, “comporta i due terzi degli ingressi in terapia intensiva e il 50% in area medica”.
Nel frattempo i presidi si sono detti “assolutamente d’accordo” con la possibilità, ventilata dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di creare hub vaccinali nelle scuole sulla base di quanto avvenuto in Puglia. “In questo modo”, ha spiegato Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione presidi, si riuscirebbe a raggiungere più rapidamente gli alunni”. “Non bisogna dimenticare”, ha però aggiunto, “di coinvolgere anche la rete dei pediatri, il cui consiglio per le famiglie è molto importante”.
Vincenzo Murgolo