Un decreto unico per rendere obbligatorio il Green Pass sia per i dipendenti pubblici che per quelli del settore privato. È ciò che potrebbe arrivare oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, salvo ulteriori approfondimenti tecnici. Secondo fonti governative, in queste ore i tecnici di Palazzo Chigi sono al lavoro per perfezionare le norme, tenendo conto di diverse specificità. Draghi ieri ha incontrato i sindacati, ma a quanto si apprende la strada più probabile appare quella di un provvedimento unico con sanzioni per chi si reca al lavoro senza certificazione per più giorni consecutivi. Tra le sanzioni ipotizzate ci sono multe fino a mille euro e sospensioni senza stipendio. Respinta, per il momento, dal governo, la richiesta dei sindacati e della Lega di prevedere tamponi gratis che consentirebbero ai lavoratori non vaccinati di ottenere il green pass.
Al Senato, intanto, il governo ha posto la fiducia sul decreto di fine luglio riguardante proprio il Green Pass. La Lega, tramite il suo capogruppo, Massimiliano Romeo, ha annunciato il voto a favore del provvedimento, invitando però a “non esasperare i toni” del dibattito e a puntare più a “educare e convincere” sui vaccini “che a obbligare”. In precedenza era stato lo stesso leader leghista, Matteo Salvini, a frenare. “Non si può stabilire l’obbligo per tutti”, aveva detto. In maniera favorevole, invece, si era espresso il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, capo delegazione del Carroccio nell’esecutivo. “Imporre il pass a tutte le aziende”, aveva spiegato, “è un’ipotesi in discussione in nome della certezza da dare alle imprese per evitare di tornare a chiudere”.
Vincenzo Murgolo