“Basta con i videogiochi!”. Genitore, calma. Rifletti e soprattutto vieta a tuo figlio di leggere questo articolo. Uno studio della Columbia Mailman School of Public Health, negli Usa, pubblicato su Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, dimostra come i videogame possano contribuire a migliorare sia le capacità intellettive sia il rendimento scolastico. Per non parlare delle relazioni personali: sembra che i piccoli appassionati di videogiochi siano più socievoli. Lo studio è stato effettuato su 3200 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni: sono stati loro stessi a rispondere a un questionario attraverso uno strumento interattivo. I risultati: un ragazzo su 5 utilizza i videogame più di 5 ore a settimana e i videogioco-dipendenti risultavano avere elevate capacità intellettive e buoni risultati a scuola. Già, ma la stessa autrice dello studio, Katherine M. Keyes, invita a non prendere per oro colato l’equazione più videogiochi più successo: “I risultati indicano che i bambini che giocano spesso con i videogiochi possono essere socialmente coesi con i coetanei. Ma avvertiamo che è necessario non sovrastimare i risultati e fissare dei limiti sul tempo trascorso allo schermo, una componente importante della responsabilità dei genitori come strategia globale per il successo dei ragazzi”. E non solo. Non bisogna dimenticare che i videogame riportano a una realtà virtuale che dà la sensazione di essere dominata. A 7 anni ci si può convincere facilmente che una azione equivalga a pigiare il ditino su un pulsante o a muovere la cloche mentre è bene comprendere la differenza. Quindi: basta con i videogiochi ed vai a giocare a pallone con gli amici, figlio mio!
Maurizio Angelillo