Sui social sono apparsi video della sua abitazione. Per i legali c’è rischio per la sua incolumità
Il gip di Pavia ha convalidato l’arresto dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici, confermando gli arresti domiciliari. Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa per l’uccisione di Youns El Boussetaoui, avvenuta martedì sera con un colpo di pistola in piazza.
Il gip Maria Cristina Lapi ha deciso così di accogliere le richieste del pubblico ministero convalidando sia l’arresto che la misura cautelare ai domiciliari. Ieri Adriatici aveva affermato di sentirsi confuso: “Non ho un ricordo preciso, non so come sia partito quel colpo”.
Un testimone diretto dei fatti, riferisce Repubblica, ha affermato che il politico “non ha sparato per sbaglio. Ha preso la pistola, l’ha puntata verso Youns che era fermo e subito ha sparato il colpo che lo ha ucciso”. Il testimone dice che si trovava “a sei, sette metri dalla scena”.
Intanto l’assessore è stato trasferito, non si trova più nella sua abitazione. La decisione di portarlo in un luogo segreto, a quanto si è saputo, è avvenuta su richiesta della difesa in quanto su alcuni social sono apparse immagine dell’abitazione dell’uomo politico. A diffondere il video sarebbe stato un esponente di estrema destra vogherese. Per i legali di Adriatici ciò comporterebbe rischi per la sua incolumità.
La sindaca di Voghera, Paola Garlaschelli, in una lettera agli abitanti difende Adriatici: “È morta una persona in circostanze drammatiche e un assessore della mia giunta, persona stimata e rispettata in città di cui abbiamo apprezzato il lavoro di questi mesi, è stato travolto da un fatto tragico. Non sta a noi giudicarne le responsabilità o le colpe”.
Michela Lopez