Espulsioni degli “degli immigrati irregolari pericolosi” più veloci, “piena tutela per tutte le donne e per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale”. Sintetizza così la premier Giorgia Meloni il decreto su
immigrazione e sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri. Rimane fuori la possibilità da parte del ministero dell’Interno di avvalersi della Guardia costiera negli hotspot, forse per mancanza di copertura finanziaria.
Hanno illustrato il provvedimento il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e quello della Giustizia, Carlo Nordio. Sui
minori stranieri non accompagnati, viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il
prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni nei centri ordinari, ma “non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore”. Previsti controlli antropometrici per determinare l’età.
Il decreto permette anche l’espulsione degli stranieri con permesso di soggiorno lungo, da parte del ministro dell’Interno e del prefetto, nonchè quella di chi “in modo strumentale”, presenta una nuova domanda di asilo mentre sta per essere rimpatriato. Queste misure, è convinto Piantedosi, “faranno crescere il numero di persone che verranno allontanate dall’Italia, già cresciuto quest’anno del 20-30%”.
Nel provvedimento c’è poi l’aumento di 400 unità (dalle attuali 5mila) del contingente militare impegnato nell’operazione Strade sicure: verrà utilizzato a presidio delle stazioni ferroviarie ed il loro impiego, ha precisato
Piantedosi, sarà “non più solo statico, ma anche dinamico per esercitare al meglio la funzione operativa e di deterrenza”. Esulta il vicepremier Matteo Salvini: “meno criminalità e violenza, più controlli e sicurezza: avanti così”. Mentre per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “questa decisione testimonia l’impegno a fornire risposte concrete alle esigenze del Paese”.
Critiche, oltre che dall’opposizione, arrivano dalla Cei. “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione – ha affermato il
segretario generale, monsignor Giuseppe Baturi, – per una soluzione del problema dei migranti solo in termini di
respingimento, di contenimento e di ordine pubblico”. Ed i minori, ha sottolineato, “hanno bisogno di maggiore tutela, così come le donne. Le misure semplicemente detentive potrebbero non raggiungere lo scopo di un rispetto della dignità dell’uomo: su questo penso che è possibile un dialogo con la società civile, con la Chiesa, con le autonomi locali, con il mondo del Terzo settore”.
Stefania Losito