Appare ancora lontana un’intesa per un patto tra i Paesi dell’Unione europea sul tema dei migranti. L’Italia ha chiesto tempo per valutare la proposta di compromesso avanzata dalla Spagna dopo il via libera arrivato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al regolamento sulla gestione delle crisi. A non convincere l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, in particolare, è il punto che esclude i salvataggi da parte delle Organizzazioni non governative da situazioni di strumentalizzazione della migrazione da parte di Paesi terzi. Ieri, da Spalato, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, aveva chiesto espressamente che l’intesa fosse raggiunta in giornata.
E proprio le Ong rappresentano un terreno di scontro fortissimo tra Roma e Berlino. Palazzo Chigi si è detto “sorpreso” che, proprio mentre a Bruxelles era in corso il vertice decisivo per l’ok al Patto sulla migrazione, nel Mediterraneo navigavano sette navi battenti bandiera tedesca, delle quali quattro in area ‘Safe and Research’ (Sar) italiana. Si aspetta, a questo punto, il vertice in programma a Granada, in Spagna, la prossima settimana, per un possibile chiarimento tra la premier Meloni e il cancelliere tedesco Scholz. La stessa presidente del Consiglio italiana, oggi alle 13, parteciperà all’Eu Med9 Summit in programma a Malta. Nell’occasione incontrerà la presidente della Commissione europea, Von der Leyen, e il presidente francese Macron. A Palermo, invece, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarà impegnato in due incontri bilaterali con i suoi omologhi di Libia e Tunisia. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, ci sarà la collaborazione per frenare le partenze di migranti.
Secondo l’Onu, intanto, sono oltre 2500 le persone che dall’inizio dell’anno sono morte dopo aver tentato di raggiungere l’Europa. In Italia, sempre secondo l’Onu, sono arrivate via mare oltre 130mila persone sulle circa 186mila arrivate nei Paesi dell’Europa del Sud (la stessa Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta”.
Vincenzo Murgolo