“Non cancelliamo” lo sciopero nei trasporti previsto nell’ambito dello sciopero generale di venerdì, “al massimo lo faremo per 4 ore, ma questo lo valuteremo tra poche ore” insieme alla Cgil, dice il segretario Uil Bombardieri, che aveva definito la precettazione ‘un atto di squadrismo’. ‘ Per il segretario della Cgil, Maurizio Landini, i limiti di Salvini sono un motivo in più per scendere in piazza.
Cgil e Uil avevano ribadito l’intenzione di andare avanti con lo sciopero generale proclamato per venerdì 17 novembre, nonostante la precettazione decisa dal ministro Salvini: “Possono precettare finché gli pare, noi non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati”, aveva chiarito il segretario della Cgil Landini. Il segretario della Cisl Sbarra però è critico sulle cinque giornate di mobilitazione indette dai colleghi delle altre due sigle: “Si tratta di rispettare le norme – spiega Sbarra – lo sciopero generale non si può programmare a puntate”.
“La legge me lo permette, non abbiamo bisogno di blocchi, fermi e scioperi, ma di correre e produrre”, dunque “ho firmato ieri sera l’ordinanza di precettazione dello sciopero” del 17 novembre, che sarà di 4 ore, perché “non possiamo dipendere dagli umori di Landini”. Ha ribadito il ministro Salvini, dal palco dell’Assemblea di Federmanager, a Roma.
“Chi disobbedirà a queste regole ne pagherà le conseguenze”, ha aggiunto.
Chiedono chiarimenti al Garante e si dicono perplessi sulle motivazioni della decisione di non considerare quello di venerdi sciopero generale i deputati del M5S delle commissioni Trasporti e Lavoro a Montecitorio. “Rimaniamo molto perplessi dinanzi alle relazioni espresse stamane in commissione dalla presidente della commissione di Garanzia per gli Scioperi. Di fronte ai quesiti relativi al perché questo sciopero non sia da considerarsi generale, sono state fornite risposte poco chiare. Noi ribadiamo un concetto: lo sciopero è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, e non un a concessione del governo, come lo vuole far passare Salvini. In mezzo al caos degli ultimi giorni, colpisce come siano rimaste completamente sotto traccia le ragioni della mobilitazione dei lavoratori – si legge in una nota – disagio
salariale, rinnovo dei contratti collettivi, orari di lavoro disumani. E poi questa manovra draconiana, che fa cassa sulle
pensioni, non da’ nulla ai lavoratori e non stanzia un euro per il trasporto pubblico locale. È irricevibile la sordità del
governo su queste istanze. Il dato politico è questo”.
Intanto è sciopero di 8 ore dei settori della conoscenza, del pubblico impiego e della sanità e degli appalti di ristorazione, pulizia e vigilanza, e dei Consorzi di Bonifica, e di 4 ore – dalle 9 alle 13 – per il trasporto pubblico locale. Venerdì 17 novembre, anche in Campania, Cgil e Uil saranno in piazza per il primo dei cinque scioperi indetti dalle due confederazioni contro la manovra del governo Meloni. A Napoli, in piazza Plebiscito a partire dalle 10:00, la manifestazione regionale. Le motivazioni della giornata di sciopero sono state illustrate questa mattina, in conferenza
stampa, dai segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati.
“É uno sciopero – ha chiarito Ricci – che per noi rimane ‘generale’, al di là di ciò che pensano la Commissione di garanzia o il ministro Salvini.
Stefania Losito