Dalle 6 di stamani è in corso la protesta a oltranza delle imprese dell’indotto siderurgico di Taranto, guidata dalle associazioni Aigi, Confapi e Casartigiani, contro il rischio che anche Acciaierie d’Italia finisca in amministrazione straordinaria come è già accaduto a Ilva a gennaio 2015. Aigi esprime la maggior parte delle imprese che lavorano con l’acciaieria di Taranto fornendo servizi e forniture, anche a Confapi fanno capo le imprese, mentre a Casartigiani i trasportatori. I lavoratori dell’indotto avevano già cominciato una protesta dal 2 gennaio, fermandosi con i loro mezzi sul piazzale della portineria C del siderurgico, e poi l’altro ieri l’avevano sospesa a fronte di pagamenti ricevuti sui lavori arretrati. Da stamattina, però, le tre sigle riprendono a protestare per il timore che l’amministrazione straordinaria di Acciaierie possa mandare in fumo i loro crediti creando problemi alle aziende. Solo Aigi calcola il mancato pagamento di fatture in questa fase per 120 milioni. “Per senso di responsabilita’ verso i lavoratori, la cittadinanza e il territorio, saranno garantite esclusivamente le prestazioni attinenti la sicurezza degli impianti. La ripresa delle prestazioni potra’ essere presa in considerazione esclusivamente a fronte della messa in sicurezza di tutti i crediti maturati al 31.12.2023 e dell’istituzione di un tavolo permanente sul futuro dello stabilimento e sulle sorti dell’economia dell’intera citta’”. Cosi’ Aigi, Confapi e Casartigiani presentano la protesta che si avvia da oggi. Che si esprime con un’assemblea in corso davanti alle portinerie della fabbrica. Gli associati di Aigi sono davanti alla portineria C.
Sono assicurate solo le azioni minime per la salvaguardia e la sicurezza degli impianti.
Infine, oggi alle 15 il Governo riceverà di nuovo i sindacati per informarli sulla crisi del siderurgico. Non sarebbe infatti stato trovato nessun accordo, con trattative appese a un filo sottilissimo. Governo e Arcelor Mittal lavorano per un’uscita morbida del colosso indiano da Acciaierie d’Italia che porterebbe all’amministrazione straordinaria. Il governo potrebbe annunciarla già ai sindacati durante il tavolo di oggi.
Stefania Losito