La prevenzione oncologica in Italia continua ad arrancare. Sebbene l’adesione ai programmi di screening sia tornata al livello pre-pandemia, i livelli di copertura sono ancora non ottimali. Nel 2022, secondo quanto emerso da una tavola rotonda promossa da Alleanza contro il cancro Italia, presso il ministero della Salute, il 43% delle donne aventi diritto si è sottoposto allo screening mammografico, mentre per gli screening cervicale e colonrettale le coperture sono state del 41 e del 27%. Restano inoltre forti le differenze tra Nord e Sud, con coperture peggiori nel Mezzogiorno.
“Abbiamo fatto un grande sforzo e siamo riusciti a tornare ai livelli pre-Covid. Ora bisogna intervenire cercando di porre rimedio alle criticità”, ha detto Daniela Galeone, direttrice dell’ufficio Promozione della Salute del ministero. Durante l’incontro sono state sottoposte alle istituzioni proposte per rafforzare gli screening, dalla digitalizzazione ed efficientamento dei processi di invito al coinvolgimento della medicina territoriale, fino all’estensione del programma sperimentale della Rete Italiana Screening Polmonare per ridurre la mortalità per tumore del polmone. Per Paolo Bonaretti, portavoce di Alleanza contro il cancro Italia, è fondamentale “fare dell’Italia un’apripista in Europa per quanto riguarda le politiche di prevenzione e diagnosi precoce”.
Vincenzo Murgolo