La seconda giornata di Radionorba a Sanremo comincia con Nesli e Alice Paba (guarda il video) primi tra i big a salire sul nostro truck. La strana coppia è nata in studio, come racconta Nesli: “Ci siamo trovati in studio, abbiamo un produttore in comune io ero in studio per finire il provino di “do retta a te” e ho chiesto ad Alice ti va di cantarla? .e poi al produttore ti va di produrla? e poi a Carlo Conti ho chiesto: ti va di invitarci a Sanremo?…..è andata così tutto molto spontaneo”, racconta scherzando.
Per Alice, vincitrice dell’ultima edizione di The Voice essere a Sanremo è cosa gigantesca. Racconta: “Tra l’altro sono la più piccola del festival, sia dei big che tra i giovani, però mi sento positiva e sento che sta andando bene”. Quella del Festival è una settimana impegnativa per entrambi perché escono i loro dischi e nel caso di Alice si tratta di un debutto assoluto. L’album di Nesli si intitola “La mente è un’arma” e spiega: “La mente è un’arma, ha mille funzionalità come una pistola, ha risvolti positivi, negativi, violenti, costruttivi. Da una pistola può uscire di tutto: un colpo, un fiore, l’acqua…così funziona la mente. “
La canzone con cui gareggiano all’Aristron è stata scritta da Nesli in estate : “E’ un testo in cui sottolineo il concetto profondo della fiducia, ma era un brano a cui mancava qualcosa che poi si è aggiunto quando ho incontrato Alice”.
A Veronica che chiede se sul palco li vedremo affiatati e vicini come Carmen Consoli e Tiziano Ferro ieri sera, Nesli risponde: “Ma nooo! Noi siamo come cane e gatto!!”
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Marco Masini (guarda il video) è alla sua ottava partecipazione al festival dove arriva con una canzone che è figlia dei suoi anni di carriera. “Ogni partecipazione è una tappa diversa, perché sono diverse le emozioni. Sono arrivato la prima volta che avevo 25 anni, ora ne ho 52, è chiaro che in questi anni è cambiato il mio modo di vedere la vita e di cantarla”, dice ad Alan e Veronica. “Spostato di un secondo” è il titolo della canzone che canta. Sulla canzone dice: “E’ una visione del tempo che ti porta a dire che la vita in un attimo, in un secondo, può cambiare. Quando si ripensa alle cose che si sono fatte si pensa sempre agli errori da correggere, alle cose che magari non avremmo fatto, ma alla fine la felicità è anche figlia degli errori che abbiamo fatto. Forse se ne avessimo la possibilità non cambieremmo nulla di quello che abbiamo fatto. Se siamo così lo dobbiamo anche agli errori e se siamo fieri di essere in un certo modo vuol dire che anche quelle cose che consideravamo sbagliate andavano bene”.
Angela Tangorra