
Dalla Casa Bianca arriva, per l’Università di Harvard, il divieto di ammettere studenti stranieri se non accetterà di sottoporsi a controlli sulle ammissioni, sulle assunzioni e sull’orientamento politico. “Se Harvard non riuscirà a dimostrare il pieno rispetto dei suoi obblighi di segnalazione, l’università perderà il privilegio di iscrivere studenti internazionali”, ha scritto in un comunicato stampa il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti.
L’amministrazione Trump ha intanto chiesto al fisco (Irs) di revocare le esenzioni fiscali di cui gode la più ricca università del mondo che si é opposta ai diktat di adeguarsi nei programmi, le assunzioni e le ammissioni degli studenti alle sue politiche anti-Dei (diversità, equità e inclusione).
Le esenzioni fiscali sono accordate a organizzazioni caritatevoli, religiose o attive nel campo dell’istruzione. In cambio le organizzazioni devono astenersi dal fare attività politica. Non ci sono prove che Harvard abbia violato questi paletti, secondo esperti citati dal Washington Post. Sta all’Irs la decisione ultima se cambiare lo stato esentasse di Harvard. Il capo facente funzione dell’agenzia per le imposte, Andrew De Mello, ha ricevuto la richiesta della Casa Bianca e deve ancora decidere se porla in atto. Trump aveva minacciato la revoca attaccando Harvard come “una barzelletta” che “insegna l’odio e la stupidità” e che “non merita” l’accesso a fondi federali.
Stefania Losito