
Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Resta inascoltato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo quello ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina. Il tycoon, nelle scorse ore, aveva affermato che un attacco israeliano contro l’Iran “potrebbe benissimo verificarsi” ma aveva ribadito la sua speranza in una soluzione pacifica grazie ai negoziati, che dovevano proseguire domenica.
La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha avvisato il presidente
americano invitandolo a evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane. “Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele”, ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio registrato. “Pochi istanti fa Israele ha lanciato l’Operazione Leone Nascente, un’operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia”, ha aggiunto, suggerendo quindi che l’offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi.
“Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati”, ha detto nel video il premier israeliano.
Sia Israele che l’Iran hanno chiuso il loro spazio aereo.
La repubblica islamica ha preannunciato una risposta severa, accusando anche gli Usa di un aiuto diretto. “Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente”, ha dichiarato Khamenei promettendo che Israele “subirà una dura punizione”. “La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro”, sottolinea il ministero degli Esteri iraniano in una dichiarazione, sottolineando che quella di Israele è stata “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite”.
Tra le esplosioni segnalate da media e testimoni, c’è quella del principale impianto di arricchimento dell’uranio del Paese a Natanz, nell’Iran centrale, mentre Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione di attacchi missilistici e droni di rappresaglia. La televisione di stato iraniana ha riferito che Hossein Salami, il capo del corpo d’élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell’esercito Mohamamd Bagheri. Secondo l’emittente dello stato islamico, diversi bambini sono stati uccisi in un attacco su un’area residenziale della capitale.
Gravemente ferito Ali Shamkhani, consigliere politico del leader Ali Khamenei. Il portavoce dell’Idf ha dichiarato che “l’Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l’esercito sta lavorando per intercettarli”.
Israele ha preso di mira anche gli scienziati iraniani sospettati di lavorare a una bomba nucleare e il programma di missili balistici di Teheran . Secondo Tel Aviv, la repubblica islamica aveva materiale sufficiente per realizzare 15 bombe nucleari in pochi giorni. Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio all’interno dell’Iran, secondo Axios. Queste operazioni miravano a danneggiare i siti missilistici strategici di Teheran e le sue capacità di difesa aerea.
Il Times of Israel ha riportato che l’aeronautica israeliana ha sferrato cinque ondate di attacchi che si sono abbattute su otto diverse importanti citta’ iraniane, e cita una fonte anonima interna all’esercito israeliano. Sono finite nel mirino anche le citta’ di Ilam e Avaz, al confine con l’Iraq, la citta’ di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie; le citta’ di Esfahan e Arak a sud della capitale e la citta’ di Kermanshah, a ovest di Teheran.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio si è precipitato a precisare che “Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran” e che gli Usa “non sono coinvolti”. “Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il presidente Trump e l’amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali”, ha aggiunto, mettendo in guardia l’Iran a “non prendere di mira gli interessi o il personale statunitense”. E a Washington Trump ha convocato una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale.
Il vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione d’urgenza alla Farnesina. Tajani ha postato un messaggio su X riferendo di trovarsi “all’Unità di crisi della Farnesina per seguire la situazione in Iran e Israele” e di aver “telefonato all’ambasciatrice a Teheran Paola Amadei”.
Stefania Losito