
E’ stato trovato a cento metri dalla riva, adagiato sul fondo, il corpicino del bambino di sei anni scomparso in mare a Jesolo, ieri pomeriggio. Intorno alle 3 i sommozzatori dei vigili del Fuoco hanno individuato e recuperato il corpo privo di vita.
Il ritrovamento vicino ai frangiflutti a due metri di profondità è stato effettuato grazie ai sonar in grado di rilevare elementi e tracce sui fondali.
Le ricerche in località Cavallino-Treporti sono continuate senza sosta per tutta la notte, coordinate dal IX Maritime Rescue Sub Centre della Direzione Marittima del Veneto.
Nel pomeriggio di ieri, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Venezia era stata allertata dell’allarme lanciato dalla madre del bimbo che aveva allertato il bagnino. Il piccolo aveva deciso di tuffarsi e non era tornato a riva. Scattata anche la solidarietà dei bagnanti, che hanno fatto una catena a riva per aiutare le ricerche.
Dopo la richiesta di aiuto, la Guardia Costiera aveva disposto immediatamente l’invio di una motovedetta, la CP833, di due gommoni, GC187 e GC111 e di pattuglie via terra, partiti da Venezia e da Jesolo. Nelle ricerche sono stati impiegati anche due elicotteri, dei vigili del fuoco e della polizia. In serata, nell’area di ricerca, era giunto anche un aereo Manta
ATR-42 della Guardia Costiera, decollato da Pescara, dotato di sofisticati sistemi di telerilevamento notturno.
Stefania Losito