
Merito dell’allenatore Bubista e dei gol di Livramento, ex del Verona
Saranno cinquecentomila i tifosi del Capo Verde che per la prima volta vedranno la loro squadra giocare a un Mondiale. Tanti quanti i residenti delle dieci isolette, tra Africa e Sud America, esplosi in un urlo di gioia quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita vinta per 3-0 contro l’eSwatini: Capo Verde si è qualificata per la prima volta ai Mondiali di calcio e volerà a Usa-Messico-Canada 2026. Un’impresa storica per questo minuscolo stato africano, la nazione più piccola di sempre per estensione (la seconda per abitanti, dietro l’Islanda).
Gli “squali blu” hanno chiuso in testa il Girone D di qualificazione della Caf, precedendo il favorito Camerun e la Libia. Merito dell’allenatore, il 55enne Pedro Leitao Brito, detto Bubista, e di un gruppo trascinato dai gol di Dailon Livramento: mamma italiana, una trentina di presenze in Serie A ed anche una rete con la maglia del Verona prima di andare in prestito in Portogallo al Casa Pia. Decisivo, nel corso del cammino di qualificazione, il suo gol che ha regalato la vittoria in casa del Camerun. E’ così diventato eroe, al punto che il governo, per permettere agli abitanti di seguire la partita in tv, ha decretato un giorno di festa nazionale.
D’altronde per gli avversari non è stato semplice giocare all’Estadio Nacional della capitale Praia che divenuto una sorta di fortino per i capoverdiani. A Praia, che si trova a oltre 500 chilometri dalle coste del Senegal, il vento non smette mai di soffiare e trascina la sabbia fino al campo di gioco. Sfruttando il vento alle spalle, Capo Verde ha sbloccato la partita nel secondo tempo, dopo lo 0-0 del primo: ad aprire le marcature, ancora un gol di Livramento.
Già nella Coppa d’Africa, lo scorso anno, la nazionale di Bubista era riuscita contro ogni pronostico a raggiungere i quarti di finale dopo aver vinto il proprio girone davanti a Egitto e Ghana e rimanendo imbattuta.
Stefania Losito