In Puglia di fatto è già iniziata la fase due. Il governatore, Michele Emiliano, con una ordinanza ha dato il via libera, a partire da domani, a diverse attività sospese dal lockdown. Tornano al lavoro i dipendenti di bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie, ma solo per il servizio d’asporto. Nel testo, è scritto a chiare lettere che non è consentito consumare all’interno e neanche nelle immediate vicinanze. Una precisazione per nulla superflua, se si considerano i malumori e le proteste per la “Fase Due light”, illustrata dal premier domenica. E ancora: consentita la toelettatura degli animali, ma solo su appuntamento, la pesca amatoriale (non più di due persone e almeno una con l’autorizzazione) e la manutenzione delle imbarcazioni da diporto. Riaperti anche i cimiteri.
Si allargano le maglie degli spostamenti per i proprietari delle seconde case, cui è concesso, ma solo a partire dal 4 maggio, il trasferimento per eseguire interventi di manutenzione.
Un’altra novità rilevante è la proroga dell’obbligo di quarantena fiduciaria (14 giorni di isolamento) per chi rientra in Puglia da altre regioni. Il rientro al domicilio infatti è una delle possibilità che sarà prevista dal decreto del Presidente del Consiglio sulla Fase due. Studenti, congiunti o parenti devono seguire una procedura standard che consiste nella compilazione di un modulo on line o nella comunicazione al medico di base per il censimento. Una decisione concordata con il capo della task force regionale, il virologo Pier Luigi Lopalco, per evitare un nuovo incremento della curva del contagio, specie se si proviene da posti in piena emergenza.
Rigide le misure per il trasporto pubblico, su gomma e rotaia. Il distanziamento sociale è la regola di base, su cui si poggiano le successive decisioni, ovvero mantenimento a bordo della distanza di un metro e obbligo di mascherine per tutti.
Michele Paldera