Davvero tutti gli studenti vogliono rientrare a scuola in presenza? No, almeno secondo un sondaggio fatto da Skuola.net su 5mila alunni di Licei, Istituti tecnici e professionali. Sei studenti su 10 infatti non sono d’accordo sulle proteste inscenate dai colleghi. Insomma vorrebbero tornare in presenza, avrebbero voluto ma 8 su 10 avevano già capito che la situazione epidemiologica lo avrebbe impedito. Tanto che il 78 per cento degli intervistati si è detto d’accordo con il prolungamento delle chiusure. C’è anche il 32 per cento che pur condividendo la protesta ha comunque
deciso di non perdere la lezione. Quindi solo uno studente su dieci ha protestato. Fermo restando che poi se si chiede un giudizio sulla qualità della didattica a distanza il 46% si sente mortificato dai problemi di connessione, dalle distrazioni e dalla preparazione che procede a singhiozzo.
Da segnalare il 27% degli studenti che lamenta il sovraffollamento dei mezzi pubblici. Un alunno sui 5 però si dice soddisfatto della didattica a distanza come valida alternativa alla presenza anche se 7 su 10 temono strascichi negativi sul rendimento scolastico generale, sul futuro lavorativo e su problemi legati alla tenuta psicofisica per le mancate occasione di incontro e frequentazione con i compagni di classe.
Il futuro? Il 37 per cento prevede un ritorno in classe alla fine dell’inverno, il 34% è convinto che si andrà avanti con la didattica a distanza sino alla fine dell’anno e il 29 per cento ritiene possibile un ritorno in classe già alla fine di febbraio.