La Procura accelera per l’estradizione dalla Francia del cugino
Sono riprese le ricerche di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da oltre un mese a Novellara, nella Bassa Reggiana, e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato. I carabinieri hanno eseguito alcuni carotaggi del terreno intorno all’abitazione della famiglia, dove gli inquirenti sono convinti sia stato occultato il cadavere.
Domani entreranno in azione i cani molecolari delle unità cinofile e sarà utilizzato l’elettromagnetometro, uno strumento in grado di scandagliare il sottosuolo fino a una profondità di cinque metri. Non è escluso un sopralluogo del procuratore capo reggente di Reggio Emilia, Isabella Chiesi, e del pubblico ministero titolare dell’inchiesta per omicidio premeditato, Laura Galli.
Intanto la Procura accelera per ottenere l’estradizione dalla Francia di Ikram Ijaz, 28 anni, uno dei cugini di Saman. Il giovane è stato arrestato una settimana fa a Nimes mentre tentava di raggiungere alcuni parenti in Spagna. Il giovane, un altro cugino e lo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, sono stati i primi indagati dopo essere comparsi nel primo video sospetto ripreso dalle telecamere vicino all’abitazione di famiglia. Il filmato risale al 29 aprile e ritrae un gruppo di persone che con due pale, un piede di porco e un secchio contenente un sacco azzurro, si dirigono verso la campagna. Secondo gli inquirenti, in quel momento sarebbe stato preparato il luogo per nascondere il cadavere di Saman.
Continuano intanto le ricerche dello zio e dell’altro cugino di Saman con il contributo delle autorità francesi, spagnole, svizzere, inglese e belghe. Si ritiene infatti che i due siano ancora in Europa, a differenza dei genitori di Saman, anch’essi indagati, che risultano rientrati in Pakistan lo scorso 1 maggio.
Vincenzo Murgolo