Ospite il 25 giugno
Ventidue anni e il successo che lo ha travolto due anni fa. Capo Plaza, 31 dischi di Platino, 19 dischi d’Oro e oltre 1.2 miliardi di streaming. Capo Plaza ha pubblicato nel 2021 un nuovo album.
“Questo disco non è il sequel di ’20’, ma è un upgrade. Sentirete un Luca più maturo ed un Plaza più fresco che mai. Ho provato a spiegare cos’è stato il successo per me e il momento che sto vivendo. Vedrete luci, ma anche ombre”. Il rapper ha affidato alle pagine di una rivista allegata al disco il suo racconto.
“Tutti hanno iniziato a trattarmi come un personaggio, ma io non ho mai smesso di essere Luca”. Si è raccontato anche attraverso le foto dei suoi album personali, con le parole dei suoi collaboratori e colleghi e in quelle di sua madre (e di suo padre e di sua sorella che l’ha seguito a Milano), che ha assecondato i sogni e la voglia di successo di Luca (i l suo vero nome).
Scrive Capo Plaza: ”In questi anni sono cresciuto tanto e sono passato in mezzo ai momenti più bui della mia vita. Il successo di ’20’ mi ha messo di fronte a tutte le difficoltà del successo che sentivo dai miei rapper preferiti. Solo che io sono stato il primo a viverle a 18 anni e non c’è una guida turistica per chi tocca certe vette a quell’età. La fama non è solo quello che sembra”. E’ anche un “ostacolo” e “se non mi sono ritirato è solo perché ho trovato il modo di dire le cose che volevo dire in questo disco, di levarmi il peso che avevo dentro di me di essere a tutti costi soltanto il ragazzino spensierato di ‘Giovane Fuoriclasse’ e ‘Tesla’, mentre la mia vita cadeva a pezzi”.
“Ho affrontato i demoni che non riuscivano a farmi scrivere, sono tornato dagli artisti che mi hanno cresciuto per trovare le forze di sconfiggerli. Sono ritornato da Biggie, 50 Cent e Tupac. Io sono sempre stato un fan di New York e tornando su quei dischi, lo step successivo è stato ovviamente tornare al presente e la realtà”.