Sono imputati un ginecologo e due ostetriche per la morte avvenuta a giugno 2020
Via all’udienza preliminare, in tribunale a Bari, nei confronti di un medico e di due ostetriche dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti, nel Barese, per i quali la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio colposo di una neonata deceduta al parto il 30 giugno 2020. Si sono costituiti parte civile i genitori della neonata deceduta, mentre si tornerà in aula il primo dicembre per la citazione dell’ospedale Miulli come responsabile civile. I tre imputati sono accusati di aver indotto al travaglio la partoriente, una 33enne di Monopoli, a 24 ore dalla cosiddetta rottura delle acque, come prevede la procedura, ma di non aver successivamente monitorato il battito fetale in continuo fino al parto, ma in modalità intermittente. La bambina, in grave sofferenza respiratoria al momento della nascita, fu trasportata d’urgenza alla terapia intensiva neonatale dell’ospedale Di Venere di Bari, dove morì per asfissia dopo poche ore.
Stefania Losito