Il cantante presenta in diretta lunedì, alle 14, il suo nuovo album
“De Gregori canta Bob Dylan, Amore e Furto”.
Titolo e contenuto dell’album coincidono alla perfezione. Che dire di più? Di più dirà Francesco De Gregori, lunedì, a partire dalle 14,00 in diretta su Radionorba. Se qualcuno pensa che il nuovo album sia una semplice traduzione di testi o una pedissequa riproposizione di canzoni di Dylan si sbaglia. E non si può neanche parlare di interpretazione. Per quanto De Gregori si sia attenuto quasi fedelmente all’opera di Dylan il risultato è sorprendentemente più vicino a una nuova opera, inedita. Chi conosce le 11 canzoni di Dylan (chi non le conosce giocasse a riascoltarle contemporaneamente alle proposte di De Gregori) resterà fulminato per la bellezza dei versi tradotti in italiano: “E non è buio ancora, ma lo sarà tra un po’, sono nato senza chiederlo, senza volerlo moriro’ … tu dille che puo’ chiamarmi, se trova il tempo mi troverà … forse sarà il diavolo forse sarà Dio ma devi sempre servire qualcuno”. Un lavoro difficile: metrica rime e senso non sono roba da traduttori ma per un poeta. E quando un poeta traduce e interpreta un altro poeta, per quanto fedele pensa o crede di essere, il risultato è una nuova opera inedita. E se i due sono grandi poeti, una nuova grande poesia. E l’album di De Gregori è una grande poesia, un capolavoro.
Maurizio Angelillo