Nella scuola arriva l’allarme dei presidi sul rischio caos nelle scuole con l’obbligo di Green pass anche per i genitori. “Le famiglie sono molto preoccupate: l’estensione rischia di mettere in difficoltà tutti, ancor più chi ha tanti figli o ha organizzato già nonni e babysitter per l’accompagnamento dei bambini a scuola”, commenta Chiara Iannarelli, vicepresidente dei genitori di Articolo 26, associazione che fa parte del Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola. “C’è anche il rischio di creare tensioni e discriminazioni – prosegue Iannarelli – ci sarà il bambino che potrà salutare il genitore in classe e chi dovrà farlo dalla finestra. Ci auguriamo che il governo torni indietro”.
Di tutt’altro avviso è il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Green pass geniale, aumenta i costi per gli opportunisti contrari al vaccino. In futuro varrà per il lavoro pubblico e privato”, dice il ministro. In caso di estensione del Green pass anche alla pubblica amministrazione, Brunetta conferma che se un dipendente pubblico
deciderà di non presentarlo si applicheranno “le sanzioni già previste per la scuola”, cioè la sospensione senza reddito. “Se quella è la regola che è dello stare insieme, chi non vuole ottemperare a quella regola – ragiona il ministro – sta a casa sua senza stipendio, sospeso dal lavoro. Penso che questa sia una regola banale di responsabilità”.
“Green pass vuol dire libertà e la ripresa dell’economia. Tutti i lavoratori devono avere il Green pass, pubblici e privati e anche tutti i fruitori di servizi pubblici e privati. Prima si fa il Green pass universale meglio è”, ha ribadito il ministro, arrivato nel pomeriggio a Bologna per la presentazione dei candidati di FI in Consiglio comunale in vista delle prossime amministrative.
Stefania Losito