Il Pontefice è arrivato a Bratislava. Le sue parole per i giovani
Papa Francesco è arrivato alla Cattedrale di san Martino a Bratislava, per l’incontro con i vescovi. Il Pontefice ha risposto scherzosamente alle domande dei giornalisti che lo attendevano e, quando gli ganno chiesto come stesse, ha detto: “Ancora vivo!”
Papa Francesco è alla sua seconda giornata in Slovacchia, dove e’ arrivato ieri pomeriggio dopo la tappa-lampo a Budapest. Il Papa è giunto stamane al Palazzo presidenziale di Bratislava, dove si svolge la vera e propria cerimonia di benvenuto nel Paese.
Ad accoglierlo è stata la giovane presidente della Repubblica Zuzana Caputova, 48 anni. Nel giardino del Palazzo presidenziale.
Papa Francesco si è poi recato alla Cattedrale di San Martino a Bratislava per l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i catechisti. Il Pontefice è stato accolto all’ingresso della Cattedrale dall’arcivescovo di Bratislava e presidente della Conferenza episcopale slovacca monsignor Stanislav Zvolensky e dal parroco.
Nel suo discorso alle autorità della Slovacchia, il Papa ha sottolineato che “non bastano strutture organizzate ed efficienti per rendere buona la convivenza umana, occorre sapore, occorre il sapore della solidarietà. E come il sale da’ sapore solo sciogliendosi, così la società ritrova gusto attraverso la generosità gratuita di chi si spende per gli altri”. Per il Pontefice, “è bello che i giovani, in particolare, vengano motivati in questo, perché si sentano protagonisti del futuro del Paese e lo prendano a cuore, arricchendo con i loro sogni e con la loro creatività la storia che li ha preceduti”.
“Non c’è rinnovamento senza i giovani, spesso illusi da uno spirito consumistico che sbiadisce l’esistenza – ha proseguito -. Tanti, troppi in Europa si trascinano nella stanchezza e nella frustrazione, stressati da ritmi di vita frenetici e senza trovare dove attingere motivazioni e speranza”. Secondo Papa Francesco, quello che manca è “la cura per gli altri. Sentirsi responsabili per qualcuno da’ gusto alla vita e permette di scoprire che quanto diamo è in realtà un dono che facciamo a noi stessi”.
Francesco ha anche augurato “di non permettere mai che i fragranti sapori delle vostre migliori tradizioni siano guastati dalla superficialità dei consumi e dei guadagni materiali. E nemmeno dalle colonizzazioni ideologiche”.
Angela Tangorra
Immagine dal sito Vatican.va