Le classi tornano in Dad (didattica a distanza, ndr) anche con un solo contagiato. Lo stabilisce una circolare ministeriale firmata ieri sera dal direttore generale del Dipartimento prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e dal Capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione, Jacopo Greco. Ed è stato convocato per domani, a quanto si apprende, il Tavolo permanente nazionale per la sicurezza nelle scuole che riunirà i sindacati e i rappresentanti dei ministeri della Salute e dell’Istruzione.
L’incidenza settimanale ancora in crescita del numero di nuovi casi, pari a 125 per 100.000 abitanti nel periodo 19-25 novembre, “valore ben lontano da quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi” per cui si ritiene “opportuno sospendere il programma di ‘sorveglianza con testing’.
Sulla circolare interviene Antonello Giannelli, presidente dell’associazione dei Presidi. “Siamo stati facili cassandre,
avevamo lanciato l’allarme già pochi giorni dopo la pubblicazione della nota congiunta Salute-Istruzione n. 1218 del
6 novembre scorso – commenta Giannelli – le scuole, nonostante le mille difficoltà e con uno smisurato carico di lavoro sulle spalle dei dirigenti e del personale, hanno retto. Lo stesso non possiamo dire dei dipartimenti di prevenzione che non sono riusciti sin da subito a garantire la tempistica dei testing e in molti casi non hanno applicato quelle procedure di tracciamento”.
“La pandemia è ben lontana dalla sua conclusione e dobbiamo tutti collaborare per contrastarla, iniziando da una piu’ completa vaccinazione di massa”, aggiunge il presidente.
“Stiamo affrontando una situazione di fronte a un quadro che cambia costantemente. Noi avevamo modificato il protocollo che prevedeva, tre positivi per la Dad – precisa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – visto e considerato che c’è un forte aumento di contagiati tra gli under 12 (che non sono ancora vaccinati perché non c’è ancora il vaccino), abbiamo ritenuto prudente, con una scelta condivisa con le Regioni, di ritornare alla previsione iniziale, con la Dad in caso di un positivo in classe. E’ una misura che tiene conto del quadro attuale”.
In particolare, la circolare firmata ieri aggiorna le indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico e fa seguito alla Circolare a firma congiunta tra ministero della Salute e dell’Istruzione del 3 novembre scorso sulle indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione in ambito scolastico. “In considerazione del fatto che le indicazioni erano state assunte con riferimento alla situazione epidemiologica esistente, da rivalutare in caso di aumento della circolazione virale o di altra rilevante modifica
incidente sulla stessa emergenza epidemiologica, si ritiene opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di ‘sorveglianza con testing’ – si legge nella circolare – e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”. “Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/Pa o Asl – si legge ancora – il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola e’ da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della ASL in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare ‘contatti stretti’ a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena. Rimane valida l’opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico”.
Dai sindacati arriva la richiesta di un incontro con i rappresentanti del ministero della Salute. “La circolare ha messo in allarme tutto il personale scolastico e ha prodotto nuovi problemi ai dirigenti che dovranno nuovamente rivedere le procedure per il tracciamento – spiega Maddalena Gissi (Cisl) – l’urgenza del ministero della Salute ci fa pensare che non si possono sottovalutare le misure anti contagio. E’ necessario un gesto di responsabilità da parte di tutti: non è il momento delle urla ma del dialogo per aiutare la scuola ad arrivare alle vacanze di Natale con il maggior numero di attività didattica in presenza”. E Gissi chiede anche l’intervento, dove necessario, di tutte le forze armate. “Chiediamo che lì dove le Asl sono in difficoltà x il tracciamento e i tamponi – dice – devono poter intervenire protezione civile e esercito. Non si possono lasciare soli i dirigenti scolastici”.
Stefania Losito