Siamo vulnerabili e dipendenti da “attori ostili”. Così la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nel corso della conferenza The ECB and Its Watchers XXII . “L’aggressione russa dell’Ucraina porta l’economia europea in un territorio sconosciuto e ha rivelato la nostra vulnerabilità collettiva che deriva dalla dipendenza economica da attori ostili”, ha osservato. Per Lagarde, il conflitto ha messo in moto nuovi fattori d’inflazione, ed è improbabile che l’Eurozona torni ai bassi livelli d’inflazione visti prima della pandemia. La guerra getta un’ombra sull’Europa, con rischi significativi per la crescita, e la Bce è pronta a fare marcia indietro sui suoi piani di riduzione dello stimolo monetario, se fosse necessario di fronte ai rischi posti dalla guerra. La Bce, continua la presidente, “si muoverà tenendo le opzioni aperte, e in base a criteri di gradualità nella normalizzazione della politica monetaria, e flessibilità”. Si stima un’inflazione al 5,1% ma il rischio è fino al 7%.
Intanto i mercati azionari europei sono iniziati in lieve calo con l’inizio del discorso della presidente dalla Bce: Piazza Affari cede lo 0,6%, con Francoforte in calo dello 0,4% e Londra limata dello 0,1%. Piatte le Borse di Parigi e Madrid, in aumento dello 0,3% Amsterdam. A Milano, lo spread tra Btp e Bund tedeschi è stabile attorno ai 150 punti base.
Stefania Losito
(@credits: immagine dal sito del Parlamento europeo)