Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato stamattina due persone per l’omicidio di Michele Cilli, il 24enne scomparso da Barletta la sera del 15 gennaio scorso. Le accuse sono omicidio e soppressione di cadavere. Tra i due finiti in manette c’è la persona con cui Michele si allontanò la sera in cui scomparve, Dario Sarcina. Cosimo Damiano Borraccino sarebbe, invece, il responsabile dell’occultamento di cadavere. Il movente è da ricercarsi nell’ambito dello spaccio di droga. Il cadavere non è ancora stato trovato.
La tesi accusatoria è stata ricostruita grazie alle telecamere di sorveglianza, al gps delle auto e ai tabulati telefonici. Le successive indagini sono servite a cristallizzare e trovare riscontri agli elementi acquisiti dal giorno successivo, il 17 gennaio, quando i familiari di Cilli ne hanno denunciato la scomparsa e riferito agli investigatori che si era allontanato con Sarcina. Quest’ultimo, hanno riferito gli inquirenti, aveva ferite sulle mani per le quali il giorno successivo era andato in un ospedale del Foggiano, dove ha subito un intervento chirurgico. Ferite che, secondo l’accusa, avrebbe tentato di giustificare con un falso alibi.
Dalla conferenza stampa di oggi, inoltre, è emerso che gli abiti che Cosimo Damiano Borraccino indossava la notte della scomparsa e del delitto, il 21 gennaio sono stati trovati in una busta nella zona della Fiumara, a nord di Barletta; qualche giorno dopo, è stato invece denunciato il furto dell’auto usata da Borraccino la notte fra il 15 e 16 gennaio, auto della quale, seguendo i movimenti, i poliziotti, il 31 gennaio, sono giunti nella frazione agricola di Montaltino, a tre chilometri da Barletta, dove hanno trovato un paio di occhiali che sarebbero proprio quelli portati da Michele Cilli.
Stefania Losito (aggiornamento Anna Piscopo)