Da oggi comincia il dopo-pandemia, stop alle maggiori restrizioni. Si parte con la nuova tappa della cosiddetta road map verso la normalità. Ma “la pandemia non è finita, solo che ora la gestiamo con strumenti ordinari”, ripete a gran voce, ancora una volta, il ministro della Salute Roberto Speranza, secondo il quale “la quarta dose non sarà per tutti ma solo per anziani e più fragili” Intanto, il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% (era 4,5%) e quello in aree mediche sale al 15,2% (era il 13,9%). Cala l’incidenza dei contagi 836 ogni 100.000 abitanti (era 848). Mentre l’Rt medio è pari a 1,24 (era 1,12), mai così alto dalla fine di dicembre.
Eppure il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è ottimista. “La mascherina ha mostrato di essere uno strumento molto efficacie nella difesa dal Covid. Detto questo, l’obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più neanche la mascherina al chiuso e credo ci siano condizioni per raggiungerlo, al di là di situazioni particolari che valuteremo. Credo anche questo sia un segno di ritorno alla normalità”. “Siamo di fronte a una fase nuova, la fine dell’emergenza non è la fine della lotta alla pandemia ma l’inizio di una fase di gestione e questo è merito degli italiani che hanno aderito alla campagna vaccinale. Certamente siamo di fronte a un incremento contagi, ma fortunatamente la situazione degli ospedali è sotto controllo”. Di fatto, “ci sono le condizioni per una fase nuova, ma dobbiamo continuare con il senso di responsabilità che abbiamo dimostrato”.
“Non parlerei di riaperture – ha concluso Costa – perché il paese era già aperto da ormai un anno e, per coloro che si sono vaccinati, non vi era nessuna restrizione solo la scocciatura di presentare il green pass”.
Stefania Losito