E’ stato diagnosticato dal Policlinico di Bari il primo caso pediatrico in Italia di “carcinoma Nut”. Il paziente ha 13 anni ed è stato sottoposto a intervento per l’asportazione radicale della neoplasia sulla parete toracica. Il tumore è stato diagnosticato dal reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico, diretta da Nicola Santoro: il “carcinoma Nut” è un tumore eccezionalmente raro e a prognosi quasi invariabilmente infausta, con pochissimi casi descritti nel mondo. Il paziente, un ragazzino di 13 anni della provincia di Bari, aveva una evidente tumefazione della parete toracica a sinistra. Il piccolo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico multidisciplinare durato circa 10 ore. Le equipe di Giuseppe Marulli (Chirurgia toracica) e di Giuseppe Giudice e Michele Maruccia (Chirurgia plastica), coadiuvati dall’anestesista pediatrica Giovanna Primiceri (servizio di Anestesia ospedaliera diretto da Anna Protopapa) sono riusciti ad asportare in maniera ampia e microscopicamente radicale la neoplasia; la parete toracica è stata quindi
ricostruita con protesi in titanio ed un lembo miocutaneo microchirurgico. L’intero programma diagnostico-terapeutico è stato coordinato da Francesco De Leonardis, medico dell’unità operativa di Oncoematologia pediatrica e condiviso con i colleghi del “Dana Farber Cancer Institute” di Boston (Usa). La collaborazione con l’istituto americano è stata preziosa nell’individuare e condividere la strategia di cura del piccolo paziente. I medici di Boston, infatti, hanno per primi identificato il rarissimo tipo di tumore circa una decina di anni fa e il “Dana Farber Cancer Institute”, un grosso e
rinomato centro di ricerca e cura oncologica, possiede un registro di questo raro tumore e ha maturato esperienza nel
disegnare la strategia di trattamento.
Stefania Losito