Trattativa per evacuare i feriti dall’acciaieria Azovstal
Giornata difficile non solo per il conflitto armato in Ucraina. Sale la tensione per il possibile ingresso della Finlandia nella Nato. Putin ha avvertito il presidente finlandese Niinisto che l’ingresso del suo Paese nella Nato è “un errore”. Il suo viceministro degli Esteri Grushko, dice che se Finlandia e Svezia entrano nella Nato questo “non rimarrà senza una reazione politica”, ma “è presto per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nella regione baltica”. Al vertice Nato di Berlino la Turchia, inizialmente scettica, ha aperto all’adesione dei due Paesi nordici, ma vuole negoziati. Secondo il ministro degli Esteri Lavrov l’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale contro la Russia.
Intanto sempre la Turchia ha offerto una nave per portare in salvo dal porto di Berdyank -sul Mar d’Azov – ad Istanbul i feriti e alcuni civili ancora rifugiati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Si tratterebbe di 60 persone, quelle ferite più gravemente e i medici. La vicepermier ucraina Vereshchuk parla di un eventuale accordo il cui “risultato potrebbe non soddisfare tutti”. Nella fabbrica, ha spiegato, non ci sono solo miliziani del reggimento Azov ma anche membri di altri reparti delle forze armate e della polizia.
Il governo di Kiev sostiene che i russi si stanno ritirando dalla regione di Kharkiv, nel nord, cercando di assicurarsi “il pieno controllo” di Donetsk, Lugansk (nell’est) e Kherson (sud).
Mauro Denigris