Si è svolta oggi, nel bosco del Comune di Stresa, la cerimonia di commemorazione della tragedia della funivia del Mottarone, avvenuta il 23 maggio di un anno fa e nella quale hanno perso la vita 14 persone. Durante la cerimonia è stata scoperta una stele in pietra con una frase in latino e i nomi delle vittime. “Fare giustizia è doveroso, la città di Stresa lo chiede con forza e vi abbraccia tutti”, ha detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, rivolgendosi ai parenti delle vittime e chiedendo una ricostruzione in tempi rapidi seguendo l’esempio di quanto accaduto per il ponte Morandi di Genova.
“È passato un anno, ma nessuno si è fatto sentire”, ha detto Teresa, mamma di Elisabetta Personini e nonna del piccolo Mattia, due delle 14 persone decedute nella caduta della cabina della funivia. “Vogliamo conoscere la verità e che giustizia sia fatta in fretta”, ha aggiunto. Intanto la famiglia materna del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia, ha annunciato che continuerà “a lottare perché il bambino cresca in Israele, casa della sua famiglia”. Il piccolo, dopo una lunga battaglia legale, si trova ora in Italia con la zia paterna, Aya Biran.
Vincenzo Murgolo