Si valuta piano di pace dell’Italia. Il Cremlino intende processare i prigionieri dell’Azovstal
Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato ad un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Lo sostiene Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riportano diversi media ucraini tra cui l’Ukrainska Pravda. “C’è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa due mesi fa”, ha detto Budanov.
Intanto sul fronte delle trattative, il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, fa sapere che si “studia il piano dell’Italia per risolvere la situazione in Ucraina”. Ma, secondo la portavoce del governo tedesco, spetta
all’Ucraina decidere se il piano sia accettabile e la viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, ha chiarito che “Qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non è un piano sostenibile”. Secondo la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, “La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini”, sottolineando che il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.
Nel frattempo le forze russe stanno sminando l’acciaieria Azovstal a Mariupol, avverte il ministero della Difesa di Mosca. “I genieri russi effettuano ricognizioni ingegneristiche e bonificano i terreni dell’acciaieria da ordigni esplosivi” dice il ministero annunciando che oltre 100 ordigni esplosivi sono stati distrutti in due giorni. Tutti i prigionieri dell’Azovstal detenuti nel Donetsk saranno processati. Ma “non si può discutere la possibilità di scambio” dell’oligarca Medvedchuk, che “non è un militare, con chi ha lasciato l’Azovstal”, dice il Cremlino.
Mauro Denigris