Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina sistemi missilistici ‘più avanzati’ per colpire ‘obiettivi strategici’. Lo ha annunciato il presidente Joe Biden. Si tratta dei missili Himars, con una gittata di 80 chilometri. A questi si aggiungeranno sistemi missilistici britannici M270 a lungo raggio. Immediata la risposta di Mosca: “Riteniamo che gli Stati Uniti stiano deliberatamente e in modo mirato gettando altra benzina sul fuoco”, ha accusato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, osservando che “tali consegne non contribuiscono a risvegliare il desiderio della leadership ucraina di riprendere i colloqui di pace”. “Si crea il rischio del coinvolgimento di Paesi terzi nel conflitto”, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
Slittano ancora, intanto, le sanzioni europee contro la Russia dopo l’opposizione dell’Ungheria a includere il patriarca ortodosso Kirill nella lista dei destinatari delle sanzioni. Manca dunque il sigillo al sesto pacchetto varato dal vertice Ue.
Continuano i combattimenti in Ucraina. Ieri sera un missile russo è caduto vicino a Leopoli ferendo 5 persone, mentre Kiev dice di aver colpito due imbarcazioni russe nel mar Nero. Si combatte ancora nelle strade di Severodonetsk, ma le forze russe controllano ormai circa l’80% di questa città strategica dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk, Serhiy Gayday. “In alcune strade, i nostri difensori hanno successo”, ha detto Gayday sottolineando che sei soldati russi sono stati catturati. Battaglie anche nei villaggi a sud e ad ovest della città, mentre le truppe di Mosca cercano di circondare completamente le difese ucraine.
Michela Lopez