L’oro dei 100 metri di Tokyo è arrivato a Eugene dopo settimane difficili
Affaticato ma c’è. Il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs vuole la finale dei Mondiali di Eugene, in Oregon. Jacobs andrà sui blocchi della terza e ultima semifinale. La terza tappa, se ci sarà, è la finale prevista sempre questa notte, alle 4:50 italiane. Jacobs è secondo nella sua batteria in 10.04 (vento +0.2), superato dal giamaicano Oblique Seville (9.93), l’uomo che interrompe l’imbattibilità dell’olimpionico di Desenzano che durava dai Giochi.
“Ora devo cercare di mettermi quanto prima nelle mani del fisioterapista (Alberto Marcellini, ndr), per tentare di essere in condizioni migliori per la semifinale. Sul piano della preparazione, penso di stare bene, altrimenti, alla luce di quanto detto, non riuscirei a correre in 10″04 – ha detto Jacobs, sprinter delle Fiamme Oro – Penso di aver fatto una buona partenza e di aver anche accelerato nel modo corretto ma il problema che ho non mi ha consentito di correre libero, ho lasciato per non indurirmi troppo”.
L’oro dei 100 metri di Tokyo è arrivato ai Mondiali in Oregon dopo settimane difficili. Prima l’attacco di gastroenterite ai primi di maggio in Kenya che lo aveva costretto a rinunciare alla gara d’esordio, poi la gara di Savona del 18 maggio con il doppio impegno sui 100 – batteria (9″99 ventoso) e finale (10″04) – poi la distrazione-elongazione
muscolare di I grado che lo aveva costretto a rinunciare alle tappe di Diamond League di fine maggio a Eugene, del 9 giugno a Roma e del 16 giugno a Oslo. Infine, il 30 giugno il dolore al gluteo che lo aveva costretto a rinunciare all’impegno di Stoccolma.
Stefania Losito