“Improvvisamente mi sono ritrovato davanti quel signore col bambino in braccio, ho cercato di frenare ma non sono riuscito a evitare l’impatto. Da quel giorno ho gli incubi per il senso di colpa”. E’ il racconto al giudice per le indagini preliminari, nell’interrogatorio di garanzia, del 20enne di Bari che lo scorso 29 luglio ha travolto e ucciso con la moto il 47enne Gaetano De Felice che stava attraversando, sulle strisce pedonali, il lungomare di Santo Spirito. Aveva in
braccio il figlio di 6 anni, rimasto lievemente ferito. Il 20enne, incensurato, è agli arresti domiciliari dal 5 agosto con le accuse di omicidio stradale aggravato (senza patente e senza assicurazione) e lesioni.
Era alla guida di uno scooter con un’amica coetanea a bordo, ha spiegato, ed era la seconda volta che usava la moto acquistava solo qualche mese prima. Ha riferito che aveva iniziato a frequentare la scuola guida ma che le lezioni sarebbero riprese a settembre e non aveva ancora la patente. Dopo aver accelerato dopo una curva sul rettilineo del lungomare, avrebbe visto sbucare tra le auto l’uomo con il bambino in braccio. Avrebbe abbagliato e tentato di frenare invano. La difesa ha prodotto documentazione sanitaria e non ha fatto istanza di revoca della misura cautelare.
Stefania Losito